Nel 1971 Abdel Omran, professore di epidemiologia presso l’Universitร della Carolina del Nord a Chapell Hill, pubblica il saggio The Epidemiologic Transition: A Theory of the Epidemiology of Population Change. In questo saggio lo studioso presenta per la prima volta la sua teoria sulla transizione epidemiologica, la quale cerca di spiegare la connessione tra lo stato di salute della popolazione e lo stato di sviluppo della relativa societร .
La teoria di Omran sulla transizione epidemiologica divide la storia dell’uomo in tre fasi:
Fase delle pestilenze e delle carestie
Fase della regressione pandemica
Fase delle malattie degenerative causate dall'uomo
La fase delle pestilenze e delle carestie si distingue dalle altre per un alto tasso di mortalitร e natalitร , dove la vita media si aggira tra i 20 e 40 anni; รจ caratterizzata da malnutrizione, malattie infettive e carestie. Infatti, lo stile di vita nel neolitico, che viene usato da Omran come esempio per questa fase, era incentrato sulla mera sopravvivenza ed esponeva gli ominidi a frequenti periodi di assenza di cibo e ad un’alta diffusione dei patogeni.
Nella seconda fase, quella della regressione pandemica, l’incidenza dei contagi diminuisce progressivamente grazie al miglioramento delle condizioni di vita: si ha un aumento dell’aspettativa di vita (approssimativamente tra i 30 e 50 anni) e lโincremento demografico inizia a stabilizzarsi.
L’ultima fase, quella delle malattie degenerative e causate dall’uomo, รจ tipica dei paesi piรน sviluppati. Al suo interno si annoverano la violenza, gli incidenti e l’abuso di sostanze. Il livello di mortalitร diminuisce notevolmente e si stabilizza, mentre la maggioranza dei decessi non dipende piรน da fattori esterni ma puรฒ essere direttamente collegata al comportamento dell’uomo. Noi ci poniamo in questa fase, dove lโetร media รจ aumentata notevolmente, oltre i 50 anni, e la fertilitร รจ diventata il fattore piรน influente per la demografia.
Questa transizione รจ complessa e dinamica, viene influenzata da aspetti socio-economici, tecnologici, culturali, ambientali e, non da ultimo, dai cambiamenti biologici, com’รจ nel caso del virus che ci ha colpiti nell’ultimo periodo. Possiamo infatti notare come la diffusione della malattia e l’alta mortalitร portata dal Covid-19 possa essere direttamente correlata a un fattore prettamente umano: la globalizzazione.

Mappa mondiale dei decessi per Covid-19 su 100.000 abitanti, aggiornata al 18 ottobre 2021 (da Wikimedia Commons)
In conclusione, andando ad analizzare specifiche aree geopolitiche, studiando la storia e i cambiamenti tecnologici, economici e sociali, vediamo come la transizione epidemiologica possa essere un’utile chiave di lettura per comprendere il mondo attorno a noi. Omran ci ricorda che nella storia, assieme allโuomo, passeggiano a braccetto malattie e tecnologie. In un mondo sempre piรน fissato dall’innovazione, incapace di comprendere pienamente la velocitร dei cambiamenti che stanno avendo luogo, riuscirร l’uomo a stare al passo?