Il Liutaio nel Bazaar, per il primo modulo “Il viaggio delle fake news”, vi suggerisce una lettura.
15 agosto 1780, festa dell’Assunzione. La corte di Versailles celebra l’onomastico della regina Maria Antonietta. Prima della messa, però, il cardinale di Rohan, arcivescovo di Strasburgo, viene trascinato nella galleria degli specchi e, sotto lo sguardo attonito dei cortigiani, è arrestato e condotto alla Bastiglia.
Accusato di aver truffato per una cifra milionaria due gioiellieri per l’acquisto di una favolosa collana, l’arcivescovo, esponente dell’alta nobiltà francese, dice di aver agito su mandato della regina. Esplose lo scandalo.
I libellisti impazziscono: una regina depravata e corrotta, un principe della Chiesa impaniato in giri di malaffare, avventurieri, maghi e stregoni come Cagliostro, giri di prostituzione e finte nobili come Jeanne de Valois diventano i protagonisti di una vera campagna di diffamazione contro il trono e l’altare. Siamo alle porte della rivoluzione. Benedetta Craveri ritrova il bandolo della matassa, nel suo libro Maria Antonietta e lo scandalo della collana (Milano, Adelphi, 2006), una lettura curiosa e sorprendente su un vero e proprio caso di fake news in antico regime.
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